La Condizione Meccanica Abituale del corpo umano (Usual Mechanical Condition-CPT-OG)

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E’ una nostra esclusiva.





Se fate una ricerca su Google troverete la mia definizione (al 2021 se ne trovaste successive segnalatecelo che sono plagi malfatti):




Dopo la scoperta del Meccanismo che Sostiene Corpo e Psiche occorre fare chiarezza sui principi fisici-meccanici che regolano il funzionamento del corpo umano. Associarla ai “disturbi-disordini-disfunzioni posturali” e alla cura di malattie diventa fuorviante e, per una questione bio-meccanica, anche pericoloso.


Un individuo in Equilibrio Meccanico Abituale diventa più forte, anche per affrontare e guarire malattie.

Un individuo dovrebbe essere in Equilibrio Meccanico Abituale a prescindere dalla sua condizione di salute.


La mia scoperta e la mia invenzione sono volte a CORREGGERE la CONDIZIONE MECCANICA ABITUALE DEL CORPO UMANO a prescindere dalla postura o dalla posa dell’individuo, a prescindere da disfunzioni o disturbi o disordini o da malattie…

a prescindere dalla condizione di salute dell’individuo.

Per questa ragione non può essere disciplinata come disciplina medica.


Posturologia, gnatologia, medicina, medicina alternativa, pertanto, non hanno nulla a che vedere con la mia scoperta ed invenzione. Vediamo perchè:


Conferenza Centro Congressi Unione Industriale Torino – 2017 –


In questa conferenza i termini con cui descrivo la mia scoperta ed invenzione sono obsoleti. Li ho modificati a seguito del recepimento, da parte del Ministero della Salute, nel 2018, della nostra Interrogazione Parlamentare del 2014 firmata anche dall’ex Ministro Giulia Grillo:



il termine POSTURA indica, per una questione bio-meccanica, una condizione del corpo che può essere inconsapevole o indotta.

Quella inconsapevole si dovrebbe chiamare (ma nessuno lo fa perchè non ne sono consapevoli) “postura abituale”;

quella consapevole si chiama “posa”.


La postura abituale e la posa possono essere isometriche-statiche e dinamiche.

Avete mai chiesto al vostro “trattatore della postura” che fa ginnastiche posturali o che mette bite o placche per la postura o al vostro posturologo che tipo di “postura” tratta?

Si perchè la postura non si cura. Non è una malattia. Non si può essere “malati di postura” eppure oggi i trattamenti per la postura sono diventati di uso comune, anche nella medicina.


Intanto non voglio essere polemico o mancare di rispetto ai professionisti che lavorano con dedizione e spirito di abnegazione ma ho fatto una scoperta sulla biomeccanica del corpo umano e sappiate che posso dimostrare con metodo scientifico che tutti i trattamenti posturali non tengono conto di alcuni principi di biomeccanica che ho scoperto e che semmai sono la causa dei disturbi/disordini/disfunzioni posturali.

La postura così come la posa sono “condizioni fisiche” del corpo umano indotte o inconsapevoli.

La postura pertanto non si tratta e non si cura: si corregge ma la correzione della postura, intesa come la intendono tutte le discipline al mondo, non parte da un principio fisico-meccanico vero e proprio ma da prove empiriche che non possono essere validate dal metodo scientifico quindi dalla ripetitività dell’evento “trattamento posturale” su ogni individuo e con lo stesso metodo. Si va a caso. Il “buona se va” non ha nulla di scientifico.

Ne sono prova i vari test diagnostici come EMG di superficie, Kinesiografia, Pedane stabilometriche etc. che non sono riconosciute come test scientifici in quanto danno falsi positivi e/o falsi negativi a seconda di come uno si “posiziona”.


Ho scoperto, a seguito di anni di sofferenze e di fallimenti con terapie e trattamenti, che non va corretta/trattata la postura ma va corretta la CONDIZIONE MECCANICA ABITUALE DEL CORPO UMANO, a prescindere dalla postura del corpo umano.


Esempio di Condizione Meccanica Abituale di Equilibrio:

La Condizione Meccanica Abituale è, nel 99% della popolazione mondiale, una condizione di Disequilibrio Meccanico Abituale e si verifica sui tre piani spaziali: frontale, sagittale, longitudinale:



Questa è un’immagine contenuta nel mio libro pubblicata nel 2007 che non indica solo un recupero posturale della schiena ingobbita ma riporta un raddrizzamento conseguente al recupero della dimensione osseo/dentaria verticale posteriore e scopiazzata (senza consenso) da numerosi professionisti medici in tutto il mondo, senza conoscerne il meccanismo di “riequilibrio” facendo conseguentemente danni in altre zone corporee anche lontane dalla bocca e MAI riconducibili poi (dai medici legali) al loro trattamento incongruo/sbagliato/buona se va:



Correggere la Condizione Meccanica Abituale del corpo umano è il mio lavoro ed è una disciplina NUOVA e soprattutto SCONOSCIUTA da tutte le discipline esistenti, siano esse mediche o di preparazione atletica o di recupero funzionale o di medicina alternativa.


La Condizione Meccanica Abituale del corpo umano può essere la causa di disturbi e di malattie ma la sua applicazione non ha la finalità di curare nulla ma di correggere il Disequilibrio Meccanico Abituale del corpo umano.

E’ importantissima questa ultima affermazione perchè sancisce il confine netto tra CPT-OG e medicina e la oggettiva difficoltà del professionista medico a comprendere e ad applicare la mia scoperta ed invenzione.


La correzione della Condizione Meccanica Abituale del corpo umano avviene non solo in isometria (da fermi) ma anche muovendosi.

Si può camminare in Disequilibrio Meccanico Abituale, si può correre, si può scattare una fotografia, mangiare, dormire, nuotare, guidare, stare seduti davanti ad un computer, scalare una montagna……si può vivere stando fermi in determinate posture abituali e pose che sono in Disequilibrio Meccanico Abituale e non esserne consapevoli.

Nessun professionista, al mondo, conosce questa scoperta e invenzione e le infinite variabili della Condizione Meccanica Abituale del corpo umano ma soprattutto nessuno è mai stato formato per portare le dovute correzioni alla condizione meccanica che prevedono un procedimento progressivo meccanico sconosciuto da tutti. Perdonate l’insistenza ma è imparagonabile a qualsiasi trattamento posturale medico o non medico.


Vi faccio un esempio: avete le spalle avanti e vi dicono di portarle indietro. Nella maggior parte dei casi le vostre spalle sono indietro ma il busto è avanti. Lo sapevate?

No, non lo sa nessuno. E allora il preparatore o il fisioterapista vi fanno portare le spalle indietro per raddrizzarvi così meccanicamente vi si blocca, tra le altre cose, il diaframma e vi manca fiato per la vostra attività o semplicemente per vivere normalmente.


Un altro esempio: sapete camminare dritti? No. Normalmente camminate 30/45° a sinistra rispetto alla direzione verso la quale siete diretti. Lo sapevate?

Risultato: la vostra propriocezione va in tilt. Il rischio non è solo fisico ma anche psichico.

Un altro problema, per voi e per tutta la popolazione mondiale, è anche che questa Condizione Meccanica Abituale di Disequilibrio a prescindere dalla postura abituale o dalla posa,

determina compressioni, asimmetrie, scarichi di pesi e di forze e posizioni di leve e/o di sostegno scorretti che col tempo e ABITUALMENTE, determinano una DEGENERAZIONE muscolare, scheletrica, articolare e poi degli organi.


Il mio lavoro consiste nell’ APPLICARE LA MIA INVENZIONE.


Quando venite da me nella prima consulenza vi rendo consapevoli (da qui il Conscious del CPT-OG) della vostra Condizione Meccanica Abituale del corpo e vi prospetto i tempi di recupero della Condizione Meccanica Abituale di Equilibrio secondo la mia scoperta ed invenzione.

Normalmente il recupero anatomico di una Condizione Meccanica Abituale di Disequilibrio non è inferiore ai 2/3 mesi pertanto il percorso di Riequilibrio Meccanico Abituale del corpo, il Conscious Practice Training OG prevede una “correzione della condizione meccanica abituale” ogni 2/3 mesi fino al raggiungimento della Condizione Meccanica Abituale di Equilibrio.

Tempi e costi, in base al vostro Disequilibrio, vi verranno indicati durante la prima consulenza con il sottoscritto che ritengo sia preziosa per voi per conoscere un qualcosa che non eravate consapevoli di avere e che nessuno mai vi aveva evidenziato.

5 settembre 2020 – Maurizio Formia

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